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Guida dello Studente - Le competenze in ambito osteopatico

#GUIDA DELLO STUDENTE 2022-2023

LE COMPETENZE IN AMBITO OSTEOPATICO

Gli osteopati devono possedere una serie di competenze chiave che li guidano nella valutazione, nella gestione e nel trattamento dei propri pazienti e che costituiscono le fondamenta dell’approccio osteopatico all’assistenza sanitaria. Quelle che seguono sono le competenze essenziali per la pratica osteopatica in tutti i programmi formativi.

I risultati di apprendimento attesi sono qui definiti integrando i Descrittori europei (5 descrittori di Dublino) con quanto proposto dalla Norma CEN, Benchmarks for training in traditional/complementary and alternative medicine: benchmarks for training in osteopathy (WHO), FORE (Forum for Osteopathic Regulation in Europe).

 

Conoscenza e capacità di comprensione (Knowledge and understanding)

  • Conoscenza delle origini, della storia, dei principi fondamentali e della terminologia dell'osteopatia.
  • Conoscenza e contestualizzazione delle scienze di base all’interno dei principi osteopatici e dei cinque modelli di struttura-funzione (biomeccanico, respiratorio-circolatorio, neurologico, biopsicosociale, energetico-metabolico).
  • Conoscenza dei principali quadri di malattia organica e delle relative diagnosi cliniche, necessaria alla conduzione della valutazione differenziale.
  • Conoscenza del razionale osteopatico e scientifico che spiega i meccanismi produttori, le caratteristiche della disfunzione somatica e le conseguenze che da essa possono derivare a livello locale, segmentario o generale.
  • Comprensione dei meccanismi di azione alla base degli interventi terapeutici manuali, nonché la risposta biochimica, cellulare e a livello di anatomia macroscopica alla terapia.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying Knowledge and understanding)

  • Capacità di applicare i principi e i concetti dei modelli di relazione struttura funzione per progettare e rielaborare, dopo la raccolta delle informazioni valutative, il progetto terapeutico.
  • Abilità nel condurre un esame fisico e nell’integrare test e dati, compresi i risultati di esami di laboratorio e di immagine diagnostica.
  • Capacità di effettuare la palpazione percettiva per la discriminazione delle caratteristiche dei vari tessuti corporei e dei ritmi biologici involontari.
  • Competenza in ambito palpatorio e clinico necessaria per riconoscere e valutare disfunzioni relative alla micromobilità dei tessuti corporei, con particolare riferimento alle disfunzioni somatiche.
  • Capacità di formulare una valutazione differenziale e un piano di trattamento appropriati, inclusa l’individuazione di eventuali controindicazioni relative o assolute al trattamento osteopatico.
  • Capacità di scelta e utilizzo delle tecniche osteopatiche necessarie alla correzione delle disfunzioni somatiche nei vari sistemi.

 

Autonomia di giudizio (making judgements)

  • L’autonomia di giudizio dell’osteopata si concretizza in modo compiuto attraverso l’uso abituale e giudizioso della comunicazione, delle conoscenze, delle abilità tecniche, del ragionamento clinico, delle emozioni, dei valori, della riflessione nella pratica quotidiana a beneficio del singolo individuo o della comunità.
  • L’osteopata pratica autonomamente la professione come attività sanitaria in relazione alla conoscenza del profilo professionale, del codice deontologico e dei riferimenti legislativi.

 

Capacità di comunicazione Abilità comunicative (communication skills)

  • Comunicare efficacemente con i pazienti e i componenti del loro contesto sociale (familiari, caregiver, …).
  • Comunicare con professionisti di altre professioni sanitarie, in un quadro di consulenza o come componenti di un’equipé.

 

Capacità di apprendimento (learning skills)

  • Capacità di valutare la letteratura medico-scientifica in modo critico e di integrare le relative informazioni nella pratica clinica.
  • Capacità di valutare criticamente la propria attività, anche con l’uso di strumenti di tipo statistico-epidemiologico, nell’ottica del miglioramento continuo di qualità.
  • Condurre un’auto-valutazione del proprio livello formativo in modo da mantenere il proprio sapere al più alto livello richiesto per la pratica professionale e progettare percorsi di auto-formazione per implementare le proprie competenze, con particolare riferimento all’ Evidence Based Practice.