L'osteopata è un professionista sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie.
L’osteopata attraverso procedure manuali individua e interviene sulla disfunzione somatica ripristinando la corretta mobilità delle strutture corporee, con lo scopo di migliorare il funzionamento dei sistemi e degli apparati e sostenere l’omeostasi del paziente.
La “disfunzione somatica”è stata codificata nella decima edizione ICD 10 (International Classification of Diseases, Injuries and Causes of Death) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità al Settore XIII (Malattie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo) con il codice M99 e ciò indica un forte passo avanti verso l’integrazione dell’osteopatia nel sistema sanitario.
La fiducia che gli Italiani accordano all'osteopatia è da ricollegarsi alla necessità di prevenire, prima di curare, poiché la prevenzione è fortemente sentita e la salute infatti non è intesa solo come assenza di malattia o di infermità ma come migliore qualità di vita.
L'osteopata interviene su pazienti di tutte le età, dal neonato all'anziano.
Oltre il riscontro da parte dei pazienti, in letteratura sono presenti numerosi lavori scientifici, molti dei quali di ricercatori italiani che attestano l’efficacia terapeutica dell’osteopatia
I principi che regolano la pratica dell’osteopatia sono:
- la persona è un’unità di corpo, mente e spirito
- il corpo ha la capacità di autoregolarsi e di mantenere lo stato di salute
- struttura e funzione sono reciprocamente interrelate
- la logica del trattamento manipolativo osteopatico è basata sulla comprensione e l’utilizzo dei principi di unità del corpo, autoregolazione e interrelazione tra struttura e funzione.
Nonostante i principi esposti possano essere visti come non esclusivi dell’osteopatia, sono parte integrante del suo quadro concettuale e la distinzione con le altre professioni deve essere cercata nel livello di considerazione con cui vengono applicati nel razionale del trattamento manipolativo osteopatico.
Origini in USA
L'osteopatia è nata alla fine del 19º secolo negli Stati Uniti ad opera di Andrew Taylor Still che nel 1874 enuncia i principi fondamentali.
Si è diffusa successivamente in Europa agli inizi del ‘900, sviluppandosi inizialmente in Inghilterra e poi in Francia.
In Italia la sua diffusione è iniziata negli anni 70 ad opera di osteopati di origine statunitense, inglese e francese. È proseguita come pratica di professionisti italiani formatisi all’estero o in scuole italiane che nel corso degli anni hanno certificato il livello didattico agli standard della norma UNI EN 16686:2015 che si si applica ai professionisti ed alle Organizzazioni che erogano prestazioni sanitarie osteopatiche.
In Italia, l’osteopatia è stata individuata come professione sanitaria grazie all’articolo 7 della Legge 3/2018 ed è tuttora in corso di regolamentazione.